ANDREA ZANZOTTO
GELO
Stagione del candore -
per le più variate nevi
mille stelle sorelle
verso me prendono il cammino
*
Osservate promesse,
campi e campi di neve,
nessuno mai potrà aggirare
i vostri orizzonti, le vostre
irrealtà lievi abbordare
*
Silenti cieli senza tradimenti
né incrinamenti
cieli pronti ad ogni favella
eppur colmi d'oblio
*
Sogni mai prima visti
sogni sommessamente innevati
come un invito di prati
mai abbastanza riecheggiati
*
Stagione del candore -
io raccolgo tutte le tue glorie,
le tue multiple stelle,
le stasi
in cui di tanto ti sovrasti.
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In una striscia dei Peanuts sotto un acquazzone Linus dice a Charlie Brown: “La pioggia cade sui giusti e sugli ingiusti”. Ecco, la neve ancora di più: quando scende abbondante annulla tutte le differenze, copre ogni cosa, avvolge la realtà con il suo manto ovattato. Andrea Zanzotto parla di “irrealtà lievi”: è infatti illusoria la neve, per quanto la si possa osservare e maneggiare, è uno stato temporaneo dell’acqua che presto muterà. È anche un sogno, un’alterata percezione del mondo, che si mostra sotto un aspetto magico e misterioso. Zanzotto contempla, si addentra nel silenzio, si spinge in quelle lande di mistero con un senso di stupore e di leopardiana dolcezza.
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Fotografia © Etsy
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LA FRASE DEL GIORNO
Tutto il buio di fuori lo guardava / Attraverso quel gelo di minuscole stelle / Che incrosta i vetri nelle stanze vuote.
ROBERT FROST, Mountain interval
...che bella descrizione.
RispondiElimina..la "magia" della neve...che si trasforma ...ma comunque resta la magia "fatta".
ciaoo Vania