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lunedì 27 dicembre 2010

Innamorati di Erato

 

MAJA RAZBORŠEK

DI PARI PASSO CON ERATO

Già da un pezzo vivo questo amore.
E la sua traccia
e il desiderio come virtù
e il desiderio come debolezza.

Mi ossessiona.
Plasmo a fatica la sua forma.
Non mi riesce mai perfettamente.
Non lo finisco mai fin nei minimi particolari.

Finché non entro in esso come la prima volta:
piena d'incertezza,
con estrema cautela,
mai del tutto a mio agio,
sembra un grande
amore.

Chiudo gli occhi.
Di fronte al suo splendore
mi fermo,
ammutolisco.

E il desiderio descrive il suo cerchio.

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Erato è la Musa della poesia amorosa, che protegge  e ispira. Chiaro che tutti i poeti siano innamorati di lei. Anche la slovena Maja Razboršek, bibliotecaria in una cittadina del Carso. La poesia è un amore infinito, che sempre si rinnova. È anche un’ossessione che accompagna per tutta la vita. È la stessa Razboršek a commentare: La poesia non è una descrittrice del mondo; almeno non letteralmente. La poesia è un mondo autonomo e parallelo. Un mondo con il suo creatore: il poeta. Un mondo di estensioni note o perlomeno intuite. Un mondo dall'infinito misurato. E un mondo con norme singolari, tra cui la più evidente è la libertà. Il poeta è un libero tessitore, legato solo a se stesso e alla sua patria: la poesia”. (…) Il lettore è un visitatore nel mondo del poeta - e allo stesso tempo nel suo. Il lettore entra e contemporaneamente ritorna. S'incammina per una qualsiasi delle innumerevoli strade che conducono alla poesia. Alla poesia non porta mai una sola via; fuori dalla poesia non porta mai una sola possibilità d'intendere, e mai si riesce completamente a uscirne. Siamo sempre un po' nella poesia e la poesia è sempre un pochino in noi. La poesia non ha lettori numerosi, ma fedeli. Anche se fossero numericamente una minoranza trascurabile, meriterebbe scrivere proprio per loro”. Parole che condivido.

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Edward John Poynter, “Erato, la Musa della Poesia”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il testo poetico deve provocare il lettore: costringerlo a udire, a udirsi. 
OCTAVIO PAZ, Corrente alterna




Maja Razboršek (Lubiana, 1959), poetessa slovena. Vive a Sežana, dove lavora come bibliotecaria. Le sue prime pubblicazioni apparvero nel 1984, quando vinse il 3° premio al Festival della poesia giovanile a Vrbas. Per la raccolta bilingue Istosrediščnost/Concentricità ha ricevuto il Premio Letterario Prem nel 2010.


4 commenti:

  1. ..di quello che ho compreso...condivido anch'io....specialmente la frase del giorno.

    Erato...mai sentita nominare.:)
    ciaoo Vania

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  2. ..leggerò con calma...un altra volta...il racconto.
    ciaoo Vania

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  3. Conosciamo poco della letteratura slovena

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  4. Dovreste postare più spesso autori sloveni.E' una nazione che confina con l'Italia.Grazie

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