MARIO LUZI
QUESTA FELICITÀ
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.
(da “Onore del vero”, 1957)
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Nelle sue poesie Mario Luzi si dedica ad un incessante lavoro di scavo, si pone davanti alla realtà e cerca di trarre dalla sua forma sfuggente e contraddittoria i segni della condizione umana: raccoglie le apparenze, i messaggi ambigui, i lati negativi. Il suo lavorio è così una presa di coscienza che l’attesa è destinata ad essere vana: nonostante ciò Luzi vive quest’attesa rivestendola con un profondo e fermo senso religioso, con la pietas, la partecipazione e la condivisione della sofferenza umana. Anche “Questa felicità” può essere letta nell’ottica della salvezza: la felicità come manifestazione del vivere, come momento ritagliato all’inesorabile sbiadire del ricordo.
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Pier Callegarini, “Albero della felicità”
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LA FRASE DEL GIORNO
La felicità esiste, ne ho sentito parlare.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante
LA FRASE DEL GIORNO
La felicità esiste, ne ho sentito parlare.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante
Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), poeta italiano, fu uno dei grandi rappresentanti dell’Ermetismo. Più volte candidato al Nobel, fu insignito della Legion d’Onore. Fu Accademico della Crusca e senatore a vita.
...come è difficile e facile scorgere la Felicità.
RispondiEliminaCiao Vania
La si difende strenuamente, la si insegue, si crede di raggiungerla...
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