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mercoledì 1 settembre 2010

Nuove poesie per settembre


“I crepuscoli precoci” dice Cardarelli: settembre è qui, in questo imbrunire dolcissimo che arriva sempre prima e che chiude l’estate come ci si chiude in casa a cenare accendendo i lampadari. Delle sue malinconie ci consoliamo con la dolcezza dell’uva e dei fichi…

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VINCENZO CARDARELLI

SETTEMBRE A VENEZIA

Già di settembre imbrunano
a Venezia i crepuscoli precoci
e di gramaglie vestono le pietre.
Dardeggia il sole l'ultimo suo raggio
sugli ori dei mosaici ed accende
fuochi di paglia, effimera bellezza.
E cheta, dietro le Procuratìe,
sorge intanto la luna.
Luci festive ed argentate ridono,
van discorrendo trepide e lontane
nell'aria fredda e bruna.
Io le guardo ammaliato.
Forse più tardi mi ricorderò
di queste grandi sere
che son leste a venire,
e più belle, più vive le lor luci,
che ora un po' mi disperano
(sempre da me così fuori e distanti!)
torneranno a brillare
nella mia fantasia.
E sarà vera e calma
felicità la mia.

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VITTORIO SERENI

SETTEMBRE

Già l'olea fragrante nei giardini
d'amarezza ci punge: il lago un poco
si ritira da noi, scopre una spiaggia
d'aride cose,
di remi infranti, di reti strappate.
E il vento che illumina le vigne
già volge ai giorni fermi queste plaghe
da una dubbiosa brulicante estate.
Nella morte già certa
cammineremo con più coraggio,
andremo a lento guado coi cani
nell'onda che rotola minuta.

(da Frontiera, 1941)

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Mimi Roberts, "Fichi"

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LA FRASE DEL GIORNO
Giorno che scorri / senza nostalgie / canoro giorno di settembre / che ti specchi nel mio calmo cuore
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ATTILIO BERTOLUCCI, Sirio, “Settembre”





Vincenzo Cardarelli, nato Nazareno Caldarelli (Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959), poeta, scrittore e giornalista italiano. Sorta dall’Avanguardia degli Anni Dieci, la sua poetica rivela influssi dell’espressionismo linguistico e del frammentismo, ad esprimere  temi come lo sradicamento, il viaggio, l'adolescenza, la perdita di identità.


Vittorio Sereni (Luino, 27 luglio 1913 – Milano, 10 febbraio 1983), poeta italiano, è il capostipite della variante lombarda del novecentismo poetico, detto “Linea lombarda”. Ufficiale di fanteria, viene fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943. Nel dopoguerra è direttore letterario di Mondadori e cura la prima edizione dei Meridiani.


3 commenti:

  1. ...bè...è il mio mese...:)..il migliore ;))

    ...adoro i fichi...ne mangerei senza fine...peccato che adesso dalle mie parti abbiano tagliato molti alberi...per il problema dello "sporco"...dopo magari si vanno a comperare e pagarli un occhio della testa...ma siamo "fatti " così...:(...:)

    ...molto bella la prima foto.
    ciaoo Vania

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  2. Fichi e prosciutto crudo, la leccornia dei mesi di agosto e settembre... io li mangio solo così, non ne vado pazzo. Meglio l'uva, magari la clinton che cresce da queste parti e lascia in bocca un gusto di fragola.

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  3. ...separato...fichi....prosciutto crudo ....niente mix...niente mix !!!!...:)

    ...l'uva piace molto anche a me, soprattutto quella con gli acini grossi...bianca....dolce, si chiama Regina mi sembra ???

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