RAFFAELE CARRIERI
LA POESIA
La Poesia non è pazienza
E non è impazienza.
La Poesia non è scrivania
E tanto meno carta.
La Poesia è Speranza.
Amata o disamata
Produce gelo fuoco
E un certo vuoto
Nel quale uno si riconosce
E un altro fugge.
La Poesia non è lana
Per la testa fredda
E solo riscalda
La mano aperta.
La Poesia è un ponte
Che sta per cadere
E mai non cade.
La Poesia è in alto
E anche in basso
Dove crescono semi
Fiumi e vermi.
Ancora una riflessione su cosa in realtà sia la poesia. Finora ho raccolto un caleidoscopio di impressioni: la poesia è bellezza, è emozione, è ricordo, è speranza, è uno sguardo nell'abisso, è immaginazione, è quello che manca o si aggiunge. Il poeta tarantino Raffaele Carrieri, che veste spesso di ironia i suoi versi, riassume tutto ciò in questa lirica del 1963 inserita in "La giornata è finita": la poesia è un intreccio di sensazioni e spesso non è dove ci immagineremmo di trovarla. Non basta a fare poesia una bella scrivania, un bel foglio di carta, una bella penna: i versi nascono anche a matita sul retro di biglietti della metropolitana, su margini di fogli di giornale strappati (il famoso tascapane di Ungaretti), su vecchie cartoline. È un gomitolo di contrasti: nasce dalla gioia e dal dolore, dal bene e dal male, dal caldo e dal freddo, dal sublime e dall'infimo. "La mia musa è una bestia / Da terra bruciata" dice Carrieri. Ma anche "Questo mucchietto di cenere / In mezzo alla foschia / Sono io; e l'erba che sopra / Vi cresce, ancora verde, / La mia poesia".
È ben salda la poesia, in questa sua flessibilità: se anche non è dove la cerchiamo, sarà lei a venirci a trovare, scrivere a comando non è possibile. Cogliere il suo effimero fiorire è compito del poeta: "Da lontano viene poesia / E all'acqua somiglia. / Nel fuggire la valle / Dell'ansia / Breve vita l'attende / Quando rotta cade / Nel debole bicchiere."
Fotografia da Pixabay
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LA FRASE DEL GIORNO
Poesia è l'impossibile fatto possibile.
FEDERICO GARCÍA LORCA, Alle poesie complete di Antonio Machado
Raffaele Carrieri (Taranto, 23 febbraio 1905 – Pietrasanta, 14 settembre 1984), scrittore e poeta italiano. A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò imbarcandosi come marinaio su bastimenti mercantili. Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a Palermo. ”La mia poesia è tutta autobiografica; ispirata a fatti realmente accaduti, a viaggi, a soggiorni in paesi stranieri” scrisse di sé.
La poesia e' l'attimo,
RispondiEliminain cui è stata creata.
La poesia è la riflessione,
di una vita in poche righe.
La poesia è impegno,
costante nel tempo.
La poesia è disincanto,
leggiadra in un volo solitario.
La poesia e' il silenzio,
di attimi privati.
La poesia è la confusione,
di innumerevoli sensazioni.
La poesia è tutto,
e non è mai niente.
La poesia da solo,
ma sempre tra la gente
Sì, la poesia è tutto, come si è più volte capito nelle riflessioni di questo blog. È silenzio e voce, caldo e freddo, bene e male, è amore e odio, passione e disincanto. Tutto.
RispondiEliminaUn saluto a te, Fabio78