JOSÉ ÁNGEL VALENTE
PAROLA
Parola
fatta di nulla.
Ramo
nell'aria vuota.
Ala
senza uccello.
Volo
senza ala
Orbita
di quale centro nudo
di ogni immagine.
Luce,
dove
il visibile non ha ancora formato
i suoi innumerevoli volti.
(da Memoria materiale, 1979)
.
Nella sua poetica José Ángel Valente va cercando una luce primigenia, pura, non ancora in grado di esprimere le cose illuminandole. È una sintassi del non detto, del non risaltare, inchiostro nero su sfondo scuro. Ma è lì che si manifesta la poesia, in quella sospensione, in quell'attimo in cui tutto è ancora in potenza, in fieri.
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FOTOGRAFIA © PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Vorrei una canzone / che facesse esplodere la parola intoccabile in cento parole cieche.
JOSÉ ÁNGEL VALENTE, La memoria e i segni
.
José Ángel Valente (Orense, 25 aprile 1929 - Ginevra, 18 luglio 2000) fu un poeta, saggista e traduttore spagnolo. Accostato al Gruppo poetico dei ‘50, dal 1966 evolve verso una poesia più esistenziale e influenzata dalla mistica.

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