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venerdì 14 giugno 2024

La mia traccia


RICARDO PASEYRO

ANANKE

Non conosco le mappe né l'oriente,
né le porte del mare, né i rifugi
dove si riparano i nomadi.
E non mi smarrisco: in ogni luogo
è scritta la mia traccia prima del mio arrivo.
Come se quanto compio e quanto vivo,
non potesse salvarmi né perdermi.

(da Scacchi, 1997)


Ananke, o meglio, in caratteri greci, Ἀνάγκη, è la divinità del Fato o del Destino, personificazione dell’idea astratta. Il suo santuario era a Corinto, in comune con Bia, la dea della violenza. Nella teologia orfica ebbe il valore di potenza cosmogonica. Il poeta uruguaiano Ricardo Paseyro ne modernizza l’assunto, puntando il suo sguardo sull’ineluttabilità, sull’impossibilità di deviare dalla strada tracciata.

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FOTOGRAFIA © BEN MACK/PEXELS

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  LA FRASE DEL GIORNO  

E la fortuna è un'illusione. Forse / il gioco era già detto e risolto / prima di iniziarlo. Perde o vince / chi non sa perché è venuto alla scacchiera?
RICARDO PASEYRO, Scacchi




Ricardo Paseyro (Mercedes, 5 dicembre 1925 – Parigi, 5 febbraio 2009), scrittore e poeta uruguaiano, membro della generazione del '45. Diplomatico in Francia per 15 anni, vi riparò nel 1974 dopo il colpo di stato di Bordaberry, ottenendo la cittadinanza francese. Genero di Jules Supervielle, ne diffuse l’opera.


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