JESÚS MUNÁRRIZ
FUGACE RITORNO
Ritornare nella lontana città dell'infanzia,
scrutare nuovamente tra i coetanei,
recuperare quella posizione perduta da tempo,
un ambiente accogliente nelle giornate fredde,
tessuto di consuetudini e complicità.
Ricordare angoli dimenticati,
volti offuscati, strade,
nomi, modi ed espressioni.
Cancellare così tanta distanza in poche ore
di felice riunione.
Passeggiare lungo marciapiedi familiari
e giardini che continuano
a far crescere quegli alberi
che la memoria conserva in dolci segreti.
Essere di nuovo quello che fu, quello che fosti,
pagina già voltata
di una storia che ti ha condotto qui,
a questo giorno, bambino, per qualche ora
nella tua vecchia città,
in fondo uguale, ma così diversa,
e partire, andare via presto,
recuperare le faccende di un altro mondo lontano
da questi paesaggi che mostrano
con la loro presenza improvvisa
il loro logorio quotidiano,
il passare degli anni,
così come il tuo stesso declino.
(da Questi tuoi occhi, 1981)
.
Talora ci lasciamo guidare dal desiderio di rivedere luoghi e persone affidati ormai al cassetto della memoria. Il fatto è che, con il tempo, abbiamo lavorato su quel ricordo, lo abbiamo per così dire "personalizzato", creandocene un'immagine illusoria. Ma la realtà ha proseguito il suo corso, senza tenere conto del nostro immaginario. Così, come accade al poeta basco Jesús Munárriz, reduce da una rimpatriata con i compagni d’infanzia, ritroviamo diversa, invecchiata, quella memoria che conservavamo nel cuore e ce ne allontaniamo in fretta ritornando al nostro tranquillo trantran.
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FOTOGRAFIA © FRANCESCO UNGARO/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
Io non faccio rimpatriate ma capisco perché le persone le fanno. Puoi sentirti come non ti sentivi da tanto tempo. È confortevole, familiare… è come tornare a casa.
JEN KLEIN, Grey’s Anatomy, stagione 13, episodio 14
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Jesús Munárriz Peralta (San Sebastián, 1940), poeta, editore e traduttore spagnolo. Dal 1975 dirige le Edizioni Hiperión. Dopo aver sospeso gli studi di Architettura, si laureò in Filologia Tedesca. Ha tradotto in spagnolo Hölderlin, Rilke, Celan, Aragon, Wilde, Shakespeare e Pessoa.
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