JORGE TEILLIER
NELLA CASA SEGRETA DELLA NOTTE
Quando io e lei ci nascondiamo
nella casa segreta della notte
nell’ora in cui i pescatori di frodo
sistemano le reti dietro gli sterpi,
anche se tutte le stelle cadessero
non avrei nessun desiderio da esprimere
E non importa che il vento dimentichi il mio nome
e passi gridando beffardo
come un contadino ubriaco che torni dalla fiera,
né che le madri chiudano tutte le porte
perché io e lei siamo nascosti
nella casa segreta della notte.
Lei vaga per la mia stanza
come l'ombra nuda
dei meli sul muro,
e il suo corpo si illumina
come un albero a Pasqua
per una festa di angeli perduti.
L'ultimo treno passa come un temporale
scuotendo le case di legno,
le mamme chiudono tutte le porte
e i pescatori di frodo
ripiegano le loro reti
mentre io e lei ci nascondiamo
nella casa segreta della notte.
(da Morti e meraviglia, 1971)
.
Ogni cosa è spazio in questa casa, i confini di questo riparo sono evanescenti ma reali, eppure la casa non esiste: è un luogo segreto, un rifugio che come sempre nella poesia “larica” di Jorge Teillier attinge ai tempi dell’infanzia, a quel rifugio lontano che non suscita più un sentimento di nostalgia ma piuttosto evoca un’idea di protezione: “Ciò che conta non è la casa di tutti i giorni / ma quella nascosta in un angolo dei sogni”.
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ANDREW WYETH, "VENTO DAL MARE"
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LA FRASE DEL GIORNO
L’importante nella poesia non è il lato puramente estetico ma la creazione del mito, di uno spazio e di un tempo che trascendono il quotidiano, utilizzando il quotidiano.
JORGE TEILLIER
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Jorge Teillier Sandoval (Lautaro, 24 giugno 1935 - Viña del Mar, 22 aprile 1996), poeta cileno della “Generazione letteraria dei ‘50”, creatore della “poesia larica”. Per lui l’importante in poesia non è l’estetica, ma la creazione del mito e di uno spazio di tempo che trascende il quotidiano.
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