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sabato 20 gennaio 2024

Mohamed Ghozzi


Mohamed Ghozzi, uno dei massimi poeti tunisini, è morto il 18 gennaio a Kairouan, sua città natale. Le sue poesie amalgamano rituali, visioni, immaginazioni, riferimenti di una solida cultura classica araba e islamica, per arrivare a descrivere la modernità. Sono versi che celebrano l'amore, la bellezza degli esseri e delle cose, mescolando interiorità e realtà esterna in una scrittura pacifica, senza grida né clamori. Abdul Aziz Al Maqaleh ha detto di lui: “Ogni verso della sua poesia porta con sé una carica profonda e intensa di connotazioni sufi e trasporta il lettore in un mondo che si avvicina per allontanarsi e si allontana per avvicinarsi… un mondo che si sviluppa dall'interno, in cui le anime tremano e stanno confuse e contemplative”.

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UNA STELLA

Prendi la tua penna stasera e disegna la tua stella splendente
dopo vai a letto
Alla stella spunteranno le ali
e lascerà il foglio bianco all'alba

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IMMAGINA CHE IO TI SCORGA

Immagina che io ti scorga, per caso, dopo questa lunga assenza
ad un angolo di strada
o in un caffè
Immagina come io corra verso di te senza prestare attenzione ai negozianti
o ai passanti che proseguono il loro cammino
Immagina come io chiami e gridi il tuo nome in mezzo alla folla
Immagina come prenda la tua mano e la stringa
perché tu non mi abbandoni una seconda volta
Immagina come io posi il mio sguardo sui tuoi occhi e sui tuoi capelli
come annusi, inumidisca, senta, cerchi il tuo essere,
come ti abbracci a lungo
come io vada gridando in mezzo alla piazza del mercato
davanti a tutti
gli stranieri e i mercanti di tappeti
dicendoti: ti amo
Immagina, che camminiamo ancora insieme, le tue mani intrecciate
alle mie
Immagina come andremo verso un ristornate
sotto i portici della vecchia Medina
Immagina come ti toglierò il cappotto nero, ti libererò della sciarpa rossa
Come asciugherò le gocce di pioggia dai tuoi capelli
che si allargano liberi
Come ammirerò il tuo vestito e la tua eleganza, mia Signora
Apprezzerai le mie cure
Immagina che andremo, come nostra abitudine, a passeggiare nella notte,
senza meta, lungo le vie
finché mi dirai che non ci lasceremo più
e che la tua recente eclissi è stata solo un’assenza temporanea e fortuita
Immagina
che ci siamo persi nel dedalo della città
mentre mi leggevi poesie di Neruda che parlano d’amore
la città ne ripete l’eco, le mura e le grandi porte
Immagina di continuare il nostro cammino fino al termine della notte.
Parleremo delle nostre affascinanti scappatelle commesse in passato
E il nostro ardente desiderio di impegnarci ancora di più in futuro
Immagina di calpestare la terra con i piedi, di aprire le ali
nel cielo verde senza che gli altri se ne accorgano
E quando la notte finisce e le strade deserte si svuotano
Torneremo a casa nostra



  LA FRASE DEL GIORNO  

Non perderò la strada / in questa oscurità / La luce della lucciola /guiderà i miei passi.
MOHAMED GHOZZI

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Mohamed Ghozzi (Kairouan, 24 febbraio 1949 - 18 gennaio 2024), poeta e critico letterario tunisino noto per la sua poesia ricca di visioni sufi e di immagini prese in prestito dal mondo dell'infanzia.Le sue poesie hanno un tono mistico che apre il terreno alla vita immediata, celebra il cosmo e canta la terra.

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