DARIA MENICANTI
QUALE ERO
A mano a mano quale ero ritorno:
una vestita come càpita,
contenta del poco, di rari
amici scontrosi,
una dispari
felice di bere alla brocca
della sua solitudine.
aprile 1963
(da Città come, Mondadori, 1964)
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Daria Menicanti era una persona schiva e poco mondana: "Dopo un silenzio da contarsi a mesi / o anni, questa sera / ho una cena ridente affollata". Non frequentava la società, contenta del suo lavoro di insegnante e poi preside di scuola media. In quel suo "brodo" vive la felicità oraziana del contentarsi, le basta, ed è quello che traspare anche in questa sua specie di autoritratto.
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NIKKI BASCH-DAVIS, "SPECCHIO, SPECCHIO".
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LA FRASE DEL GIORNO
In giro me ne vado come un cirro / silenzioso color ombra.
DARIA MENICANTI
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Daria Menicanti (Piacenza, 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.
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