LUIGI BARTOLINI
IL FAGIANO
Ho visto alzarsi il fagiano. Gridar «ghereghé!»
rosso il fagiano, fra i larici, come il sole;
e l'avrebbe colpito, a volo, anche un fanciullo,
ma io, invece, stavo a pensare alla Anna!
1936
(da Pianete, Vallecchi, 1953)
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Il poeta e pittore Luigi Bartolini era un cacciatore serio, di quelli che, come Mario Rigoni Stern, rispettavano la preda arrivando persino “senza fucile, con appena un flessibile ramo di salcio: a scovare, a sfugare i fagiani: senza ucciderli; il nostro piacere consistendo nel vederli innalzare dalle erbe palustri”. Ma qui subentra un'altra variabile: la distrazione dovuta all'amore, quella che porta tra le nuvole la testa dei realisti e che sa rendere sciocchi persino i saggi. Ah, per i curiosi... poi Luigi e Anna si sono messi insieme e hanno messo su casa "come gli uccelli; / abbiamo fatto il nido in aprile / anzi, no, era di maggio, al primo, al due, / quando ci siamo messi a fare come gli uccelli, / ad ammassare stecchi tagliati da borzacchini".
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TERESA DAVIS, "FAGIANO IN VOLO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Mi sembra d'essere, per merito del tuo canto, per i campi assolati mentre anch'io, chiuso in una gabbia, disegno o scrivo.
LUIGI BARTOLINI
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Luigi Bartolini (Cupramontana, 8 febbraio 1892 – Roma, 16 maggio 1963), incisore, pittore, scrittore e poeta italiano. Come poeta si mosse sempre tra un aperto godimento della natura in tutte le sue manifestazioni e un'ansiosa, ma anche disincantata, partecipazione alla vita delle cose e degli uomini.
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