GHIANNIS RITSOS
INSUCCESSO
Vecchi giornali gettati in cortile. Sempre le stesse cose.
Malversazioni, delitti, guerre. Che cosa leggere?
Cade la sera rugginosa. Luci gialle.
E quelli che un tempo avevano creduto nell’eterno sono invecchiati.
Dalla stanza vicina giunge il vapore del silenzio. Le lumache
salgono sul muro. Scarafaggi zampettano
nelle scatole quadrate di latta dei biscotti.
Si ode il rombo del vuoto. E una grossa mano deforme
tappa la bocca triste e gentile di quell’Uomo
che ancora una volta provava a dire: fiore.
Karlòvasi, 4.VII.87
(da Molto tardi nella notte, Crocetti, 2020 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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Il tempo scorre lento nel buen retiro di Karlòvasi, comune alla periferia di Samo: scorre l'estate sull'isola, scorrono gli echi della vita del mondo che giunge fino a lì. Tutto prosegue tranquillamente, ma rimane insoluto per Ghiannis Ritsos il mistero della poesia: "Nell'istante / in cui ero ormai pronto a scoprire il mio significato / la vecchia si alzò a chiudere la porta".
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FOTOGRAFIA © GERHARD HUBER/GLOBAL GEOGRAPHY
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LA FRASE DEL GIORNO
Anche la ripetizione / è un rinnovamento.
GHIANNIS RITSOS, Corpo nudo
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Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.
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