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venerdì 26 maggio 2023

A mezzo maggio


GESUALDO BUFALINO

INIZIAZIONE

Nella bella pazzia
così superbo e timido
tento i miei gesti primi
come il bambino a mezzo maggio sporge
il piede bianco nel mare gentile.

(da L’amaro miele, Einaudi, 1982)

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Lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino dice di aver intrapreso l’iniziazione alla follia: “Ma è sempre un altro, è sempre un altro / che si lamenta in vece mia, / e l’angoscia si fa più scaltra, / più volontaria la pazzia”. Dobbiamo comunque tenere presente che, come scrisse nel Malpensante, la “pazza di casa” è l’immaginazione, ben diversa dalla “scema del villaggio” che è la realtà. L’intuizione di questa poesia, del resto, vive semplicemente nell’immagine del ragazzo che “tenta” timidamente il mare ancora freddo di metà maggio.

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FOTOGRAFIA © TOA HEFTIBA/UNSPLASH

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Del resto, previdenza e follia in me han fatto sempre tutt'uno, né ho mai rinunziato all'impossibile con la debole scusa che era, appunto, impossibile..
GESUALDO BUFALINO, Le menzogne della notte

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Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 Diceria dell'untore, con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e  "anticheggiante" gli deriva dall’abilità linguistica e da una vasta cultura.


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