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lunedì 3 aprile 2023

Manieri creati per incanto


FËDOR TJUTČEV

MATTINO TRA I MONTI

Dalla bufera della notte
lavato, ride il cielo azzurro,
serpeggia rugiadosa tra le cime
la valle come un nastro rilucente.

Solo degli alti monti fino al mezzo
le nebbie coprono il pendio:
come le aeree rovine
di manieri creati per incanto.

1830

(da Poesie, Adelphi, 2011 - Traduzione di Tommaso Landolfi)

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Le atmosfere eteree sono care a Fëdor Tjutčev: il poeta russo  si inchina ancora una volta davanti alla natura, unico elemento con cui l'anima si può sentire in sintonia. E si eleva, salendo con lo sguardo oltre le nebbie che ricoprono il pendio, oltre il sentiero che sale serpeggiante, fino a raggiungere la purezza assoluta del cielo, limpido e terso dopo la tormenta della notte.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Che il respiro del vento / faccia ondeggiare l'erba, / che di lontano un flauto canti, / che luminose e placide le nubi / fluttuino sopra di me!
FËDOR TJUTČEV, Poesie

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Fëdor Ivanovič Tjutčev (Ovstug, 5 dicembre 1803 - Carskoe Selo, 27 luglio 1873), poeta e scrittore russo. Fu diplomatico per 22 anni, anche a Torino, e a Monaco, dove conobbe Heine e Schelling. Non si curò dei propri versi, che furono scoperti dai simbolisti russi a inizio Novecento.


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