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venerdì 2 dicembre 2022

Uno stato del mio essere


CARLOS DRUMMOND DE ANDRADE

ASSENZA

Per molto tempo ho creduto che l'assenza fosse mancanza.
E mi dolevo, ignorante, della mancanza.
Oggi non la rimpiango.
Non vi è mancanza nell’assenza.
L'assenza è uno stato del mio essere.
La sento, chiara, così attaccata, adagiata tra le mie braccia,
che rido e danzo e invento allegre esclamazioni,
perché l'assenza, questa assenza assimilata,
nessuno può più strapparmela.

(da Corpo: nuove poesie, 1984 - Traduzione di Clara Silva)

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L’assenza che diventa presenza, un vuoto che invece è pieno: è questo ossimoro alla base della poesia di Carlos Drummond de Andrade, è questa ricostruzione di ciò che non c’è che viene a diventare quasi un’ombra, una parte di noi. Il poeta brasiliano sottolinea il fatto che “assenza” e “mancanza” non sono affatto sinonimi, ma due differenti situazioni in cui emerge come tavola di salvataggio il ricordo con la sua funzione simbolica.

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LA STATUA DI CARLOS DRUMMOND DE ANDRADE A RIO DE JANEIRO - FOTOGRAFIA DA PINTEREST

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Le cose tangibili / diventano insensibili /al tocco della mano. // Ma le cose finite, / al di là della bellezza, /queste rimarranno.
CARLOS DRUMMOND DE ANDRADE, Chiaro enigma

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Carlos Drummond de Andrade (Itabira, 31 ottobre 1902 – Rio de Janeiro, 17 agosto 1987), poeta e scrittore brasiliano, considerato uno dei più influenti del suo tempo. Modernista, adottò il verso libero, proclamando la libertà idiomatica delle parole. Tra le tematiche fondamentali la famiglia, la terra natale, l'amicizia, la società, l'amore e l'esistenza.


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