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venerdì 23 dicembre 2022

Il Natale era così


ADÉLIA PRADO

CAREZZA

Quando eravamo poveri e io bambina
Il Natale era così a casa nostra:
quattro settimane prima
la parola AVVENTO ci assediava,
domenica dopo domenica.
Avremmo mangiato meglio quel giorno,
saremmo stati diversi:
vino, dolci, pazienza.
Perché il BAMBINO tremava nel fieno
e avevamo pietà di Dio fino alle lacrime.
Guardando la mangiatoia, quello che provavo
- senza il sostegno delle parole -
è quello che provo ancora:
Il desiderio di grazia sarà esaudito:
la luce che non tollera gli eccessi,
il muschio, la sabbia, la paglia brillavano,
la roccia. Io brillavo.

(da Terra di Santa Cruz, 1981)

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Nel Canto di Natale di Charles Dickens lo Spirito del Natale Passato accompagna Scrooge sui luoghi dell’infanzia ed egli “si rallegrava oltre ogni dire… (…) gli brillava la fredda pupilla e il cuore gli diede un balzo perché sentì un'insolita dolcezza”. La stessa dolcezza, venata sovente di malinconia, che proviamo nel ripensare ai Natali lontani, come Scrooge, come la poetessa brasiliana Adélia Prado: conservano quella grazia che abbiamo perduto, conservano la dolce innocenza che se ne è andata con gli anni.

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NORMAN ROCKWELL, "BAMBINA CHE GUARDA DALLE SCALE IL PARTY DI NATALE"

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  LA FRASE DEL GIORNO   

Tutto ciò che la memoria ha amato è già diventato eterno.
ADÉLIA PRADO

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Adélia Luzia Prado de Freitas, meglio conosciuta come Adélia Prado (Divinópolis, 13 dicembre 1935), poetessa, docente e filosofa brasiliana. La sua poesia, modernista, parla del vivere quotidiano in una piccola città con perplessità e con un incanto guidato dalla fede cristiana.


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