RICHARD ALDINGTON
IMMAGINI
I
Attraverso i tronchi scuri dei pini
d'argento e giallo brillano le nuvole
e il sole;
il mare è di un viola tenue.
Amore mio, amore mio, non ti raggiungerò mai.
II
Sei bella
come un guanto di volpe rossa
tra piante verdi;
ho steso la mano per accarezzarti:
le ortiche invidiose l'hanno riempita di vesciche.
III
Ho passato ore stamattina
a cercare nel ruscello
un sassolino chiaro
per ricordarmi i tuoi occhi.
E tutte le ore insonni della notte
penso a te.
IV
I tuoi baci sono struggenti,
Ah! perché devo lasciarti?
Qui sopra scrivo e riscrivo
le parole di una poetessa greca morta da tempo:
"Amore, sei terribile,
Ah, amore, sei dolceamaro!"
(da Guerra e amore, 1918)
“Amore la mia anima squassa / come vento che sul monte tra le querce si abbatte / ecco che Amore di nuovo / mi dà tormento; / Amore che scioglie le membra / Amore dolce e amaro / fiera sottile e invincibile”. Parte da questi celebri versi della poetessa greca Saffo – qui tradotti da Manara Valgimigli – il poeta imagista inglese Richard Aldington: li ha presenti dall’inizio della sua poesia, sono il fine cui tendono le immagini che dispone in successione per realizzare l’assioma: l’amore sa essere dolceamaro.
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DIPINTO DI DREW THURSTON
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LA FRASE DEL GIORNO
La mente umana è come un fragile guscio: non può ospitare un abisso senza fondo.
RICHARD ALDINGTON
Richard Aldington (Portsmouth, 8 luglio 1892 – Sury-en-Vaux, 27 luglio 1962), poeta, scrittore e saggista britannico. Fu uno dei principali esponenti dell'imagismo, del quale sviluppò la corrente ellenizzante e parnassiana. La Prima guerra mondiale lo portò a un esame severo e spesso pungente della realtà contemporanea.
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