ANGELO BARILE
NEVE
Da noi la neve è festa
rara. Quando sorprende
il paese che dorme
ci si risveglia attoniti, in un chiaro
ch’è d’altro cielo: una calma vacanza.
Tra barche che fan siepe
lungo la strada
come vanno alla spiaggia, il mare fuma
lontano – a tratti dagli orti uno sparo.
Esco un mattino in quel candore e vedo
– a un passo ma su un’isola di luce –
una fanciulla, fiore
della contrada,
che legge, ferma una lettera (giunta
da che paese colorato?).
Ignara
della gente per via,
e di me che la guardo, e della neve
che la incornicia,
legge e gli occhi le ridono. Li leva
a un punto, muove
verso quel punto le labbra, ecco parla,
con uno parla che lei sola vede
ode lei sola come nei miracoli.
Tanta neve è caduta
da allora! tanta neve
fradicia e pesta ho nel cuore. Non so,
veramente non so
da che angolo incolume mi ride
quella bambina.
(da Poesie, Scheiwiller, 1965)
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Il poeta Angelo Barile abitava ad Albissola Marina, località della provincia di Savona affacciata sul Mar Ligure e meta estiva di bagnanti: chiaro che la neve non vi è frequente e ogni volta che cade è una festa che trasforma in un presepio il paesaggio di palme e di spiagge. Ma protagonista di questi versi è il ricordo, lontano nel tempo, di una ragazzina che in un giorno di neve legge piena di gioia una lettera che la fa viaggiare lontano, verso un affetto distante – il padre, probabilmente – e ingenua si rivolge a quell’ombra di là dal mare commuovendo il poeta, che ne terrà nel cuore la memoria associandola alla neve.
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FOTO © MARCOEMME/FLICKR
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LA FRASE DEL GIORNO
A me piace la neve… Mi piace vedere il paesaggio coperto… tutto diventa bianco… È come se anche il mio cuore diventasse candido.
MASAKAZU KATSURA, Video Girl Ai
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