JORGE GAITÁN DURÁN
CANICOLA
Il sole brucia tutta
la vita. Non muove il vento
un albero. Fuori dal tempo
splende il giorno.
La canicola assorbe
le ore, i colori,
il silenzio.
All’improvviso si sente una goccia
di pioggia, e un’altra,
e un’altra ancora, nella sera.
È musica.
(da Se domani mi sveglio, 1962)
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Ora i media amano dire “ondata di calore”. Un tempo il periodo di caldo che caratterizzava luglio e agosto prendeva il nome dalla costellazione del Cane Maggiore e dalla sua stella più luminosa, Sirio, che sorge e tramonta con il sole nel periodo tra il 24 luglio e il 26 agosto. Un tempo che è spesso caratterizzato, come in questi versi del poeta colombiano Jorge Gaitán Durán, da un’afa pomeridiana che si attenua al calare del sole.
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FOTOGRAFIA © PICKTURE
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LA FRASE DEL GIORNO
La tempesta è dolce quando / sgorga bianca la stella di Canicola / nel cielo azzurro e lunge par la sera / ch'è prossima.
EUGENIO MONTALE, Ossi di seppia
Jorge Gaitán Durán (Pamplona, Colombia, 12 febbraio 1924 – Pointe-à-Pitre, Guadalupa, 21 giugno 1962), poeta colombiano. La sua poesia era caratterizzata dalla focalizzazione sull'esperienza erotica, come piacere e come spazio che conduce all’istante eterno. Morì nell’incidente del volo Air France 117 da Parigi a Santiago del Cile.
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