Pagine

giovedì 1 aprile 2021

Poesie per aprile VII


Aprile è mese di verde e di fiori, mette in cassaforte quello che marzo ha sottratto alle mani dell’inverno: con i suoi tepori e le sue sere lunghe invita a rimanere all’aperto, alla sua dolcezza che fece dire a Thomas Stearns Eliot che è “il più crudele dei mesi”. Qui prende i colori della Sicilia, con Leonardo Sciascia, per l’occasione poeta, e con Fernanda Romagnoli.

.

FOTOGRAFIA © UAGA

.

.

LEONARDO SCIASCIA

APRILE

Sto a far camorra sulle cose, seduto
al sole d’aprile che in me torna
a un suo azzardo di risentimenti e di inganni.
Guardo accendersi il gioco dei ragazzi,
una rissa leggera che s’incanta
di luce, cerca un suo cuore di musica;
forse un suo cuore di pena.
Il paese, non lontano, sembra affondare
nel verde: di là da questo gioco
pieno di voci, è solo un paese di silenzio.

(da La Sicilia, il suo cuore, Bardi, 1954)

.

.

.

.

FERNANDA ROMAGNOLI

MANDORLI

All’ultima stazione
venne uccisa la notte in un agguato.
Sbocciò dal buio un fiato, come un’anima
fluendo a galla. Muoveva con bracciate
lentissime, si sfogliava senza posa
di lunghissime bende. Erano bande
di nebbie – nascondevano la rosa
oltre le cime, il pugnale! Con sottile
correità – laggiù – fu assassinata
dietro i monti, la notte! Poi la luce
traboccò, venne a riva. Su quel mare
mandorli in lunghe file di drizzavano
incolpevoli, immemori – agitavano
nell’aria le briglie di schiuma,
le criniere del vento d’aprile.

(da  Il tredicesimo invitato, Garzanti, 1980)



--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Sempre all'inverno delle torri un fiore /si posa appena aprile apre la terra / con il suo giunco d'aria e agita argento / al riso desolato delle sale / alle armi dei chiostri.
FRANCO FORTINI, Poesia ed errore




Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989), scrittore e poeta italiano.  Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, all'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanità, unì un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso.


Fernanda Romagnoli (Roma, 5 novembre 1916 – 9 giugno 1986), poetessa italiana. Visse un’esistenza chiusa e riservata, al seguito del marito militare a Firenze, Pinerolo e Caserta. Esordì nel 1943 con Capriccio, cui fece seguire Berretto rosso (1965), Confiteor (1973) e Il tredicesimo invitato (1980)


Nessun commento:

Posta un commento