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giovedì 29 aprile 2021

Non la superbia


BELLA ACHMADULINA

NON DEDICARMI TROPPO TEMPO

Non dedicarmi troppo tempo,
non pormi tante domande.
Non sfiorare la mia mano
con i tuoi occhi buoni, fedeli.

Non seguirmi in primavera
lungo le pozzanghere.
Lo so: una volta ancora, nulla
verrà fuori da questo incontro.

Forse pensi: è per superbia
che non mi vuole amico.
Non la superbia… l'amarezza
tiene così alta la mia testa.

(da Poesie scelte, Fondazione Piazzolla, 1993 – Traduzione di Donata De Bartolomeo)

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Le poesie d’amore di Bella Achmadulina sono in realtà versi molto amari, colmi di disincanto e di disinganno: l’amore, per la poetessa russa, è un sentimento che ha sì un inizio ma che poi rovina lungo il suo declivio fino all’ineluttabile separazione. Sembra in questa poesia allontanare chi le propone amore, evitargli questo doloroso percorso, consumando tutta la possibile felicità nella rinuncia.

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DIPINTO DI MILT KOBAYASHI

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LA FRASE DEL GIORNO
L’ispirazione è eccessiva, senza posa / l’anima muta inspira l’attimo fuggente, / non la salverà un altro respiro, ma soltanto / la parola da me pronunciata?
BELLA ACHMADULINA




Bella Achatovna Achmadulina (Mosca, 10 aprile 1937 – 29 novembre 2010), poetessa russa. Fece parte con il primo marito Evtušenko e con Voznesenskij, della generazione poetica poststaliniana, favorita dal “disgelo” distaccandosi dalla retorica ufficiale. Condusse un'originale ricerca sul linguaggio, con purezza espressiva e fede nella parola.


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