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mercoledì 14 aprile 2021

Come una sposa novella


GIUSEPPE UNGARETTI

PRATO

La terra
s'è velata
di tenera
leggerezza

Come una sposa
novella
offre
allibita
alla sua creatura
il pudore
sorridente
di madre

Villa di Garda, aprile 1918

(da L’Allegria, Preda, 19319

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Giuseppe Ungaretti, nell’aprile del 1918, è in attesa di essere trasferito con il suo reggimento in Francia, nella regione della Champagne-Ardenne. Durante una sosta sul lago di Garda il poeta coglie gli effetti della primavera: la terra che si è risvegliata e comincia a vestire di verde le piante e a fiorire le aiuole con leggerezza lo fa pensare ad una giovane madre.

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FOTOGRAFIA © GETWALLPAPERS

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LA FRASE DEL GIORNO

Vidi sparso sui rami tenebrosi, un velo di foglie, tremulo, impalpabile, incredibile, da più non credere che il mistero esista, non che si appalesi per miracolo. In realtà quel momento impareggiabile di grazia era costato alla natura mesi di lavoro sordo.
GIUSEPPE UNGARETTI, Filosofia fantastica




Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.


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