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lunedì 18 gennaio 2021

Choi Jeongrye


Non il Covid-19 stavolta, ma un’emorragia cerebrale legata ad una rara malattia sanguigna si è portata via sabato la poetessa sudcoreana Choi Jeongrye. Nata a Hwaseong nel 1955, era considerata una delle più innovative scrittrici del paese grazie alle sue poesie e alle sue prose poetiche che traevano le più svariate qualità dalle esperienze quotidiane, trattando in particolare il tempo e la memoria. Esordì nel 1990 pubblicando sulla rivista Hyeondae-sihak. Tra le sue opere Una foresta di bambù nel mio occhio (1994), Tigri nel sole (2001), Campo cremisi (2001)  Il canguro è il canguro, io sono io (2011) e l’ultimo Rete leggera (2020), una specie di testamento poetico per i 30 anni di carriera.

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CIAO

Lontano
come un tuono la cosa
suonava inaudita
come quello

come un filo d’erba
improvvisamente spuntato
in pieno inverno
sebbene non vi fosse
nuova crescita
dalla strada
ondeggiava di un verde brillante

mentre tu che eri accanto a me
eri sempre più lontano

le basse grondaie
con le mani alzate
aggiunsero un saluto

ciao

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VERSO IL CAMPO DEL SONNO

Verso il Campo del Sonno
i soldati del sonno
stringendo piccole lance e scudi
avanzano e si ritirano

(sotto le mie palpebre
il campo del sonno si espande denso)
colpo/colpito colpo/colpito colpo/colpito
dissipandolo come polvere
 
cosa succede?
da dove sei arrivato?
nessuna idea
diventiamo nuvola tenendoci le mani
svaniamo insieme
come quel come quel come quel
gregge di nuvole nel sonno

improvvisamente hrmph!
sbuffando
mentre il corpo sussulta
 
il campo del sonno si spacca
i soldati scompaiono
la ragnatela del sonno è lacerata
 
verso i campi del sonno ancora
avvicinandomi scivolando
chiamo attraverso
la ragnatela la ragnatela la ragnatela
 
per addormentare i soldati
che un giorno mi afferreranno per l’eternità

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Un’altra poesia di Choi Jeongrye sul Canto delle Sirene:

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LA FRASE DEL GIORNO
Qualcuno mi ha dato la vita e io dovrei rispondere. Adesso che sono viva e ho una memoria e posso sentire le cose con profondità, devo rispondere alla domanda su chi sono io, e dove sono. Per questo scrivo.
CHOI JEONGRYE




Choi Jeongrye (Hwaseong, 1955 – Seul, 16 gennaio 2021), poetessa sudcoreana. Considerata una delle figure più innovative nella moderna letteratura coreana, ha spesso focalizzato le sue poesie e prose poetiche sul quotidiano, sul tempo e sulla memoria come mezzo per guardare gli altri e il mondo con stile semplice e lineare nella filosofia zen.


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