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lunedì 26 ottobre 2020

Lo scalpiccio del tempo


TITOS PATRIKIOS

DISEGNI NELLA NOTTE, XIV

A Kostas Kulufakos

Sul tamburo teso del cielo
lo scalpiccio del tempo non si ferma.
Una luna bianchissima tramonta.
E i nostri corpi
restano il confine che di continuo cambia
tra le cose andate
e quelle che vengono.

(da La resistenza dei fatti, Crocetti, 2007 – Traduzione di Nicola Crocetti)

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“Il confine che di continuo cambia / tra le cose andate  / e quelle che vengono”: eccolo lì il lampo di genio, la poesia che si manifesta. È una notte che si spinge ormai verso l’alba, un altro giorno sta per cominciare e il poeta greco Titos Patrikios si scopre ancora una volta immerso nella dimensione temporale.

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DIPINTO DI IVAN KONSTANTINOVIC AJVAZOVSKIJ

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LA FRASE DEL GIORNO
La grandezza della poesia è la comunicazione, la sua potenza è quella di farci comunicare non solo con gli altri, ma anche con noi stessi.
TITOS PATRIKIOS, Gazzetta del Sud, 6 giugno 2020




Títos Patríkios (Atene, 21 maggio 1928), scrittore e poeta greco. Confinato per tre anni dalla dittatura militare sull’isola di Makronissos e poi esule a Parigi e Roma, ha trasposto nei suoi versi l’esperienza di prigionia ed esilio. La sua opera è critica verso il mondo ma ritiene necessaria la lotta in difesa dei valori anche attraverso la poesia.


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