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domenica 25 ottobre 2020

Le mandrie dei trichechi


GIOVANNA BEMPORAD

SIMILITUDINE

                              a Melville

E poi, come un gabbiano senza rive
ripiega le ali e si lascia cullare
dal sonno tra le ondate, mi addormento;
ma sotto il mio guanciale a precipizio
passano, come sotto un’ormeggiata
baleniera, le mandrie dei trichechi…

(da Esercizi, Garzanti, 1980)

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La poetessa ferrarese Giovanna Bemporad omaggia contemporaneamente l’Hermann Melville di Moby Dick e di Billy Budd il marinaio e la forza del sogno, nel quale tutto può succedere, mentre dormiamo: il sonno ci priva del peso del corpo ma allo stesso tempo ci lascia andare per gli oceani dell’immaginazione elaborati dal nostro subconscio.

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ROB GONSALVES, “L’UNIONE DEL MARE E DEL CIELO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Dalla mia fronte io esco in riva al mare / dove sommessa mormora i suoi baci / l’onda; e conchiglie, imbuti del rumore, / ci ascoltano pudiche e indifferenti.
GIOVANNA BEMPORAD, Esercizi




Giovanna Bemporad (Ferrara, 16 novembre 1928 – Roma, 6 gennaio 2013), poetessa e traduttrice italiana. Amica di Pasolini e Ungaretti, è famosissima per la sua traduzione dell’Odissea. I suoi versi sono raccolti in Esercizi, ripubblicati più volte con aggiunte dal 1948 al 1980.


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