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martedì 20 ottobre 2020

Il dolce gioco


MARGUERITE YOURCENAR

EROTICA

Tu il calabrone e io la rosa,
tu la schiuma e io lo scoglio;
nello strano mutamento,
tu la Fenice e io il rogo.

Tu, il Narciso, e io la fonte;
io gli occhi che ti specchiano turbato;
tu il tesoro e io la borsa;
io l'onda e in me chi nuota.

E tu, le labbra sulle labbra,
tu il languore che la febbre culla,
l'onda che nell'onda si confonde.

Ma qual che sia il dolce gioco,
sempre l'anima involandosi nel fuoco,
uccello d'oro, nel cielo azzurro aperto.

(da I doni di Alcippe, Bompiani, 1987 – Traduzione di Manrico Murzi)

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C’è il gioco dell’alternanza del maschile e del femminile a sostenere questo sonetto edito nel 1956 dalla scrittrice francese Marguerite Yourcenar dove a raccontare l’eros si susseguono immagini tratte dagli elementi naturali e dalla mitologia: la sessualità e la testualità vanno di pari passo nell’ondivago passare dal maschile al femminile dell’io narrante.

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JOHN WILLIAM WATERHOUSE, "ECO E NARCISO", 1903
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LA FRASE DEL GIORNO
Confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'amore.
MARGUERITE YOURCENAR, Memorie di Adriano




Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour (Bruxelles, 8 giugno 1903 – Mount Desert, Maine, Stati Uniti, 17 dicembre 1987),  scrittrice e poetessa francese. È stata la prima donna eletta alla Académie française; nelle sue opere sono frequenti i temi dell'Esistenzialismo. La sua opera più famosa è il romanzo Memorie di Adriano.


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