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domenica 2 agosto 2020

Un grido tremendo


ROBERTO ROVERSI

NOTIZIA

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.23
lo so che non sono migliore o peggiore di tanti
cerco con gli anni di diventare diverso
ho fatto errori tremendi
ma non mi sono mai consolato
la vita non è una prova di formula uno
per guadagnare la prima griglia in partenza


BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.24
dammi la tua mano
vivere una volta per tutte definitivamente

 
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.25
senza un fiato di vento il cielo ha buttato
un grido tremendo
un sole nero corre per le strade
io voglio provare i miei sentimenti come su una lastra di fuoco

 
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.26
ahi il cuore
piange piange adesso piange come un sasso che ha vita
chiamano contiamo i morti
la libertà è lì a terra ferita
non possiamo più dare
soltanto pietà
questa estate è finita


BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.27
ma dammi la tua mano
io non mi rassegno non mi voglio rassegnare


(da Paese Sera, anno XXXI, n. 206, mercoledì 6 agosto 1980)

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La notizia che sconvolge il poeta bolognese Roberto Roversi il 2 agosto del 1980 è naturalmente quella della strage alla stazione: i pensieri che ruotano intorno al ménage familiare, alle difficoltà del rapporto di coppia vengono improvvisamente interrotti dal boato di un’esplosione che alle 10.25 di quel mattino d’estate sventrò l’intera ala ovest della stazione ferroviaria, zeppa di persone in attesa del treno per le vacanze o semplicemente in transito, investendo anche il treno Ancona-Basilea e il posteggio del taxi. Per l’attentato, dopo numerosi processi e altrettanti depistaggi, nel 1995 furono condannati i terroristi neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, come membri del gruppo organizzatore, nel 2007 Luigi Ciavardini e nel 2020 Gilberto Cavallini. Le vittime di quella strage di cui oggi ricorre il quarantennale, furono 85, i feriti oltre 200.

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IMMAGINE AFP/GETTY DI PUBBLICO DOMINIO

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LA FRASE DEL GIORNO
Circolava una parola maledetta e rivelatrice: strage. Le lancette del grande orologio del piazzale Ovest erano ferme sulle 10 e 25. L'ora in cui il cuore dell'Italia aveva preso a sanguinare.
GIANCARLO DE CATALDO, Romanzo criminale




Roberto Roversi (Bologna, 28 gennaio 1923 – 14 settembre 2012), scrittore, poeta e giornalista italiano. Marxista, gestore della libreria Palmaverde, fondò e diresse le riviste Officina e Rendiconti. Fu paroliere per Lucio Dalla, con il quale pubblicò tre album.


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