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mercoledì 4 marzo 2020

Ernesto Cardenal



Il 1° marzo è morto a 95 anni nell’ospedale di Managua dove era ricoverato da cinque giorni per problemi cardiaci il poeta nicaraguense Ernesto Cardenal. Nato nel 1925, era sacerdote – esponente della teologia della liberazione, fu sospeso a divinis da Giovanni Paolo II e riabilitato da Papa Francesco - e attivista del Fronte sandinista: entrato in Managua con le truppe rivoluzionarie che abbatterono Anastasio Somoza, divenne ministro della Cultura di quel governo. La sua poesia giocoforza “militò” in quel contesto sociale e politico: parla di oppressione nella società contemporanea e invita al cambiamento sociale, alla denuncia delle ingiustizie e al riscatto cristiano. Il suo stile subisce l’influenza dei Cantos di Ezra Pound.

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SALMO 1

Fortunato l’uomo che non segue le direttive del Partito
e non partecipa alle sue manifestazioni
e non si siede allo stesso tavolo con i gangsters
o con i Generali nel Consiglio di Guerra
Fortunato l’uomo che non spia il suo fratello
o denuncia il suo compagno di scuola
Fortunato l’uomo che non legge gli annunci pubblicitari
e non ascolta le loro radio
e non crede nei loro slogan
Sarà come un albero piantato accanto a una fonte.


(da Salmi, 1964 - Traduzione di Antonio Melis)

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CANTICA 4 – ESPANSIONE (frammento)

                 Nascevano, crescevano e morivano le stelle.
E la galassia andava acquistando forma di fiore
come oggi la vediamo nella notte stellata.
La nostra carne e le nostre ossa vengono da altre stelle
e anche forse da altre galassie,
siamo universali,
e dopo la morte contribuiremo a formare altre stelle
e altre galassie.
                Di stelle siamo fatti e alle stelle torneremo.

                Treno più acuto man mano che si avvicina.
E gli oggetti celesti più azzurri nell'avvicinarsi
                e più rossi nell'allontanarsi.
                         Perché è nera la notte...
È nera a causa dell'espansione dell'universo.
Altrimenti tutto il cielo brillerebbe come il sole.
E non ci sarebbe nessuno per vedere quella notte.
                         E le galassie verso dove muovono?
In espansione come il fumo che il vento disperde.
                 La seconda legge della termodinamica:
Questo costante fluire della luce verso le tenebre.
                 Dell'amore verso l'oblio.
Lui aveva 20 anni, lei 15 o circa 16.
Illuminazione nelle strade e nel cielo. Il cielo
                 quello di Granada.
                             Fu l'ultimo addio,
e fu allora che lui declamò Neruda per lei:
                            «... i versi più tristi questa notte».
«La notte è stellata
                             e tremano azzurri gli astri in lontananza».
Due esseri si separarono per sempre.
                             Non ci fu nessun testimone di quell'addio.
                   Le due direzioni sempre più divaricate
come stelle che si muovono verso il rosso.
Ho pensato a te, di nuovo, perché la notte è stellata
e vedo tremare gli astri lassù in quella luce azzurra.


(da Cantico cosmico, 1989 - Traduzione di Martha Canfield)

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LA FRASE DEL GIORNO
Tutte le cose si amano. Tutta la natura è protesa verso un tu. Tutti gli esseri viventi sono in comunione.

ERNESTO CARDENAL, Canto d’amore




Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925 – Managua, 1° marzo 2020) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.


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