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lunedì 24 febbraio 2020

Le lune del cuore


PAUL CELAN

SEMPRE E MAI

Di notte, quando l’amore come un pendolo
oscilla tra Sempre e Mai
la tua parola incrocia le lune del cuore
e il tuo occhio grigio e azzurro
dona alla terra lo sguardo del cielo.

Dal bosco lontano, nero
di sogno, ci arriva il vento
di ciò che è passato,
e quello che abbiamo dimenticato
ci gira intorno,
enorme
come sa esserlo solo
lo spettro di ciò che sarà.

Quello che ora si leva e discende
riguarda ciò che è più profondamente nascosto:
è così che il tempo – cieco come lo sguardo che ci offriamo –
ci bacia sulla bocca.


(da Papavero e memoria, 1952)

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È un pendolo particolare quello che il poeta rumeno di lingua tedesca Paul Celan definisce “tempo del cuore” in un’altra poesia, dedicata anch’essa a Ingebor Bachmann, poetessa con cui ebbe una breve relazione: è un tempo fatto di amore e di sogno, di desiderio e di appagamento, un tempo che travalica la convenzione e gira sui cardini del Sempre e del Mai.

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DIPINTO DI MARC CHAGALL

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LA FRASE DEL GIORNO
Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio.
PAUL CELAN, Lettera a Ingebor Bachmann




Paul Celan, nato Paul Antschel (Cernauți, 23 novembre 1920 – Parigi, 20 aprile 1970), poeta rumeno di origine ebraica, nato nel capoluogo della Bucovina settentrionale, oggi parte dell'Ucraina. Tormentato da crisi di angoscia, dopo numerosi ricoveri in cliniche psichiatriche, si uccise gettandosi nella Senna.


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