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lunedì 27 gennaio 2020

Nelle vostre tiepide case


VIVIAN LAMARQUE

SICURI NELLE VOSTRE TIEPIDE CASE

        all’uomo comune davanti alla tv il 27 gennaio

Annoiato dal Giorno della Memoria
lui che tutti i santi giorni dell’anno
mai si annoia dell’insulso dejà vu della tv
giunta per una volta la fine di gennaio
“ancooora?” dice e cambia canale
per guardare anziché storia di orrori
horrori  con l’h, come vi aveva ben previsti
Primo Levi voi che vivete sicuri nelle vostre
tiepide case a sera con scolpito dentro il cuore niente.


(da Madre d’inverno, Mondadori, 2016)

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Indifferenza, ignoranza, superficialità, vuoto interiore. C’è tutto questo nel ritratto di un “italiano medio” dipinto il 27 gennaio, Giornata della Memoria, dalla poetessa trentina Vivian Lamarque. E invece dovremmo imprimere bene nella memoria quelle parole di Primo Levi, cui appartiene il verso usato come titolo della poesia: “Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore”.

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LA FRASE DEL GIORNO
Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest'odio e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo.
ETTY HILLESUM, Diario




LamarqueVivian Comba Provera Pellegrinelli Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana dal francese. Di origini valdesi, ha insegnato italiano agli stranieri e nei licei. Ha ottenuto il Premio Viareggio, il Premio Montale, il Pen Club e, per le fiabe, il Premio Rodari e il Premio Andersen.

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