MORTEN SØNDERGAARD
13 DICEMBRE: SANTA LUCIA
13 dicembre: Santa Lucia.
Conduciamo una donna nella chiesa, porta
avanti i suoi occhi su un piccolo vassoio.
Ma il tempo dei miracoli è finito.
Lì accanto c'è un meteorologo
nella cella di gomma di uno studio tv
e promette bel tempo per le prossime due settimane.
Noi non ci immischiamo,
solo è imbarazzante
con tutte quelle quotazioni valutarie e quella grafica al computer.
Ogni poesia illumina il suo tratto di mondo con la sua torcia.
È un modo di precisarlo.
Cara
noi siamo due orologi in sincronia
che camminano ognuno nella sua vita.
Ci diamo il cambio a portarci l’un l’altro
come bambini stanchi. Infine mettiamo il cuore in parole,
scriviamo ancora al vento, ciascuno la sua lettera di carne.
Con le punte delle dita mi sono assicurato
che tu hai comunque un senso.
Con amore
(da A Vinci, dopo, Del Vecchio, 2002 – Traduzione di Bruno Berni)
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Santa Lucia è la festa della luce – un tempo, prima della rivoluzione del calendario gregoriano – nel giorno della sua venerazione cadeva il solstizio d’inverno. È una festa celebrata soprattutto nei paesi del buio nordico, in Scandinavia e Danimarca. È da qui che prende spunto la poesia del danese Morten Søndergaard: dalla processione con la santa –patrona della vista proprio per la luce che porta nel nome e quindi raffigurata con gli occhi su un vassoio – la scena passa subito, con il classico stile iperrealista di Søndergaard, a scene diverse, dallo studio tv in cui la meteorologia diventa quasi scienza borsistica a una lettera d’amore in cui si riflette sui rispettivi ruoli degli innamorati. Nel mezzo la bellissima immagine della poesia, incastonata come un aforisma.
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FOTOGRAFIA © TYDA
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LA FRASE DEL GIORNO
Dobbiamo / brancolare ancora / per entrare / nella tintinnante euforia /della poesia.
MORTEN SØNDERGAARD, A Vinci, dopo
Morten Søndergaard (Copenaghen, 3 ottobre 1964), poeta, scrittore, traduttore, artista ed editore danese. La sua opera è una ricerca delle collisioni tra senso e materia, un’intromissione del mondo nell’immaginazione. Dal suo soggiorno di alcuni anni a Vinci e Pietrasanta è nata la sua raccolta A vinci, dopo.
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