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lunedì 7 ottobre 2019

Labile autunno


DIEGO VALERI

SENTIMENTI DELL’AUTUNNO


Labile autunno: la foglia sospesa
al ramo nudo, mortalmente pallida;
la nuvola distesa,
bianca sopra l’azzurro; i fiori gialli…
Appena mosso, il vento è come voce
d’acqua che lenta vada alla perduta
sua foce.
Labile autunno: la foglia è caduta.


(da Poesie, Mondadori, 1962)
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Colori tenui e movimenti quasi impercettibili: in pochi versi il poeta veneto Diego Valeri riesce a costruire un bozzetto al rallentatore in cui chi legge è uno spettatore in attesa del colpo di scena finale, lo staccarsi e il volare via di una foglia. Un tema consueto in poesia, svolto con il consueto stile nitido e levigato.
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FOTOGRAFIA © CATLEGUARD
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LA FRASE DEL GIORNO
Ora è la grande ombra d’autunno: / la fredda sera improvvisa calata / da tutto il cielo fumido oscuro / su l’acqua, la pietra malata.
DIEGO VALERI, Poesie




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.

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