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lunedì 18 marzo 2019

Come l’acqua nelle fontane


CESARE PAVESE

PASSERÒ PER PIAZZA DI SPAGNA

Sarà un cielo chiaro.
S’apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell’aria ferma.
I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.

Sarai tu – ferma e chiara.

[Torino, 28 marzo 1950]

(da Poesie del disamore e altre poesie disperse, Einaudi, Toríno, 1982)


Un sogno ad occhi aperti di Cesare Pavese – una delle ultime poesie prima del suicidio nell’agosto di quello stesso anno: vi è protagonista una Roma assolata, colorata di primavera, rumorosa e sonora, sullo stesso ritmo del cuore innamorato, che cammina per la città per arrivare all’amata Constance Dowling.

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FOTOGRAFIA © PAOLO FEFE'/FLICKR

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LA FRASE DEL GIORNO
I grandi amanti saranno sempre infelici, perché per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla bienaimée la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei – altrimenti si sentono traditi.
CESARE PAVESE, Il mestiere di vivere




Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950), scrittore, poeta, traduttore, saggista e critico letterario italiano. Nato poeta con Lavorare stanca, si è poi dedicato alla narrativa scrivendo romanzi famosissimi: Paesi tuoi, La luna e i falò, La casa in collina. I suoi temi principali sono il mito e la terra.


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