ÁNGEL CRESPO
LA NOIA
Talora la noia è come l’amore;
sgorga dalle caverne
del petto, tracima,
attraversa la stanza e i vetri
e si diffonde a perdita
d’occhio.
E, verniciato
con il suo preciso colore,
è più intimo il mondo.
(da Chiaro: scuro, 1978)
.
La noia è un sentimento umano – “il più sublime” a detta di Giacomo Leopardi, ma di spleen è piena la poesia romantica e decadente, da Baudelaire a Verlaine a Laforgue. Il poeta spagnolo Ángel Crespo sembra avere una visione meno leopardiana del “taedium vitae”, che sembra quasi colorare il mondo – di grigio, presumibilmente – ma non come condizione perenne, piuttosto come temporanea somma di malinconia e di tedio.
.
JANE IANNIELLO, “NOIA”
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
La noja proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.
UGO FOSCOLO, Epistolario
Ángel Crespo (Ciudad Real, 18 luglio 1926 – Barcellona, 12 dicembre 1995), poeta e critico letterario spagnolo. Intellettuale della Generazione del '50, tradusse in spagnolo Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Fernando Pessoa. Dall'iniziale realismo esistenziale passò al postsurrealismo e poi all'umanismo trascendente.
Nessun commento:
Posta un commento