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domenica 5 agosto 2018

Corridoi di luce


MÓNICA TRACEY

FITTA NEBBIA BIANCA

Fitta nebbia bianca
sul campo
corridoi di luce nella nebbia
dicono che si vede solo ciò che riflette
quello che portiamo dentro
corridoi di luce nella nebbia.

(da Devi smettere di essere bella, Hilos, 2018)

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Emerge il riflesso di ciò che abbiamo dentro, dice la poetessa argentina Mónica Tracey: quello che vogliamo vedere, quello che crediamo essere. Dalla nebbia dei giorni ecco quello che spunta: l’impressione di una presenza / che penetra / che forma / che si fa parte / come una litania / sulla parola / sulla musica / nella respirazione”. In quei corridoi di luce passa la poesia.

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Nebbia

FOTOGRAFIA © SERRA NEGRA

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LA FRASE DEL GIORNO
È la parola / che chiama / che attira / dal fondo della vasca / al movimento / rompe silenzio / e suono / come un’eco anteriore / un’eco che sale da sé.
MÓNICA TRACEY, Dietro la spalla del cielo




monica tracey1

Mónica Tracey (Junín, 18 maggio 1953), Dopo aver studiato giornalismo e lettere, ha fondato la rivista "Ultimo Reino". Ha pubblicato Nonostante gli dei (1981), Celebrazione errante (1987), Parlare di ciò che si ama (1990), Parlo altre lingue (1999), Dietro la spalla del cielo (2008), Devi smettere di essere bella (2018).


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