PRIMO LEVI
IL SUPERSTITE
a B.V.
Since then, at an uncertain hour,
Dopo di allora, ad ora incerta,
quella pena ritorna,
e se non trova chi lo ascolti
gli brucia in petto il cuore.
Rivede i visi dei suoi compagni
Lividi nella prima luce,
grigi di polvere di cemento,
indistinti per nebbia,
tinti di morte nei sonni inquieti:
a notte menano le mascelle
sotto la mora greve dei sogni
masticando una rapa che non c’è.
“Indietro, via di qui, gente sommersa,
andate. Non ho soppiantato nessuno,
non ho usurpato il pane di nessuno,
nessuno è morto in vece mia. Nessuno.
Ritornate alla vostra nebbia.
Non è mia colpa se vivo e respiro
E mangio e bevo e dormo e vesto panni.
4 febbraio 1984
(da Ad ora incerta, 1984)
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L’ossessione del ricordo opprimeva Primo Levi, tanto che quando non poté più resistere alla sua angoscia si lanciò nella tromba delle scale del palazzo torinese dove abitava. Ricordava e non poteva tollerare di essere sopravvissuto ai lager nazisti, ai campi ove vennero sterminati sei milioni di ebrei. Occorre ricordare, e non solo oggi che è la Giornata della Memoria: ricordare il passato per non correre il rischio di ripeterlo. Non sembri una frase banale: basta osservare i giovani che partecipano ai quiz televisivi e che non sanno rispondere alle domande su temi di argomento storico elementare (anche geografico, ma non è il discorso di oggi).
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LA FRASE DEL GIORNO
Che appunto perché il Lager è una gran macchina per ridurci a bestie, noi bestie non dobbiamo diventare.
PRIMO LEVI
Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987), scrittore, partigiano e chimico italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi. Arrestato dalla milizia fascista il 13 dicembre 1943, fu rinchiuso nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz. Raccontò la terribile esperienza in Se questo è un uomo, La tregua e I sommersi e i salvati.
Non riuscire a perdonare a se stesso la presunta colpa di essere sopravvissuto: un incubo senza risveglio.
RispondiEliminaIl mio pensiero va alle violenze e atrocità che ancora oggi si consumano in silenzio in troppi luoghi del mondo.
Non riusciamo a imparare la lezione della storia, purtroppo
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