JUAN GELMAN
INVERNO
Dopo aver amato,
il tuo ventre illumina ancora l’oscurità, la stanchezza,
la notte rifugiata nella stanza
Il silenzio ha tremato per noi
come i piedi scalzi di quest’inverno di poveri,
rimangono ancora tra le tue braccia volti d’amore abbandonati,
dopo aver amato
regrediamo al fuoco, alla furia, all’ingiustizia.
Nella città che geme come pazza
l’amore conta pian piano
gli uccelli morti contro il freddo,
le carceri, i baci, la solitudine, i giorni
che mancano per la rivoluzione.
(da Velorio del solo, 1961)
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Una coppia. Fanno l’amore, poi giacciono nel letto. Passato il dickinsoniano “momento d’estasi” che ha fatto tremare il silenzio e ha chiuso fuori ogni cosa, il mondo riprende a esistere – è la Buenos Aires del poeta argentino Juan Gelman, in pieno inverno, è quell’inverno non è solo quello della stagione, è anche un inverno dell’anima che l’amore non sa superare se non sotto forma di speranza.
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DIPINTO DI RAPHAEL PEREZ
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LA FRASE DEL GIORNO
Il compito più laborioso degli amanti non consiste nel fare l’amore ma nel disfarlo alla luce incerta dell’alba quasi già nel mondo.
JUAN GELMAN, Interruzioni I
Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930 – Città del Messico, 14 gennaio 2014), poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l’avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l’esilio.
Molto belle poesia e frase del giorno !
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