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martedì 29 agosto 2017

Musei zeppi di ricordi


EDWARD ESTLIN CUMMINGS

DA SÌ LUNGO IL MIO CUORE È STATO COL TUO

Da sì lungo il mio cuore è stato col tuo

chiuso fra le braccia flesse nel buio
dove nuove luci germinano e
crescono,
da tempo la tua mente è entrata nel
mio bacio come forestiero
nelle strade e nei colori d’una città

che forse ho scordato
come, sempre (da
affrettata crudezza
di sangue e di carne) Amore
conia il suo più graduale gesto,

e affila la verità a eternità

poi le nostre metà distaccandosi divengono musei
zeppi di ricordi bene impagliati

(da IS 5, 1926 - Traduzione di Mary de Rachewiltz)

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Chi si ama condivide con l’altro, apre il suo cuore e la sua mente: ne nasce un’unione in cui “io” e “tu” perdono il sopravvento a vantaggio di un “noi”. Ma questa unione non è continua, né eterna, dice il poeta statunitense Edward Estlin Cummings, così, quando viene meno, ne risulta una nostalgica solitudine impastata di ricordi.

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Frans_Francken_d._J._009

FRANS FRANCKEN, “KUNSTKAMMER”

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LA FRASE DEL GIORNO
Dell’amore sii (un po') / Più premuroso / Che del resto / proteggila forse soltanto.
EDWARD ESTLIN CUMMINGS, No, grazie




Edward Estlin Cummings,  noto anche come e.e. cummings (Cambridge, 14 ottobre 1894 – North Conway, 3 settembre 1962),  poeta, drammaturgo, scrittore e saggista statunitense. È celebre per il suo uso poco ortodosso delle maiuscole e delle regole della punteggiatura, e per il fatto di servirsi delle convenzioni sintattiche in modo avanguardista e innovativo.


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