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martedì 8 agosto 2017

Asciutte e fragili


MARÍA MERCEDES VENDRAMINI

MI SPOGLIO DELLE TRISTEZZE

Mi spoglio delle tristezze
le lavo a mano
le stendo al sole

quando passerà l’estate
asciutte e fragili
saranno diverse.

(da Da questo luogo, 2017)

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La poetessa argentina María Mercedes Vendramini, come molti di noi, trova nell’estate un rifugio sicuro dalla malinconia: in questa stagione dove più facile è essere allegri e spensierati, è tempo di gettare le inutili vesti della tristezza, come la vecchia pelle di cui si disfano certi rettili.

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Gillard

SARAH GILLARD, “PANNI STESI”

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LA FRASE DEL GIORNO
L’estate, oltreché liberandoci dai patimenti, produce in noi il desiderio de’ piaceri, ci dà anche una confidenza di noi stessi, e un coraggio, che nascono dalla facilità e libertà di agire che noi proviamo allora per la benignità dell’aria..

GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone




María Mercedes Vendramini, (Córdoba, 1945), poetessa argentina. Laureata in Fisica, ha pubblicato Eclisse di ceneri (1994), Soli minimi (1999), Canti degli ospedali (2003), Qui/là (2005), Fine di ottobre (2009), Fibre (2012).


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