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lunedì 15 maggio 2017

Schiuma di buona volontà

 

GREG DELANTY

ESPERANTO

Stamattina un cameriere in uno squallido caffè
è rimasto sconcertato quando ho provato a parlare la sua lingua.
Qualcuno è intervenuto per tradurre, stranieri tutti.
Il cameriere ha compreso, ha sorriso
e tutti sorridevano. Per un istante fu come se
si fosse risolto un grande problema, come se ognuno avesse registrato
la risposta che aveva dimenticato di sapere, la schiuma
di buona volontà traboccante come cappuccino.

(da Poesie scelte 1986-2007, 2008)

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Capita spesso di incontrare stranieri nelle nostre città che tentano disperatamente di farsi comprendere in italiano: per dire, l’altro giorno una coppia di inglesi disorientata dai lavori in corso cercava di domandarmi nella lingua di Dante una strada alternativa. Li ho indirizzati nella loro lingua con sollievo di tutti. Lo stesso sollievo degli avventori del bar dove si trova il poeta irlandese Greg Delanty: quel linguaggio di solidarietà, di empatia, di buona volontà di aiutare il prossimo è una lingua universale, come l’esperanto.

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Apple

LINDA APPLE, “DAY DREAMING”

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LA FRASE DEL GIORNO
D'altra parte già la pura e semplice possibilità del tradurre mostra che a fondamento di tutte le lingue vi è un’unica segreta lingua originaria, la lingua dello spirito umano, senz'altro.
WALTHER KRANZ, La filosofia greca




Greg Delanty (Cork, City, 1958), poeta irlandese. Vive per la maggior parte dell'anno in America, dove è il poeta residente al Saint Michael's College, nel Vermont. È diventato cittadino americano nel 1994, mantenendo la cittadinanza irlandese. Colum Mc Cann lo ha definito "Vincitore di coloro che se ne sono andati in esilio".


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