Il gallo di marzo viene a indicare lo scorrere dei giorni al poeta tarantino Raffaele Carrieri : un’altra primavera che alla sua irrequietezza cronica di “straniero a se stesso” fa dire “Non muore il tempo / Soltanto nei calendari / dovunque siano domani è ieri”. Invece neppure il ritorno della primavera riesce a scalfire il mondo ostile del poeta greco Manolis Anagnostakis: il miracoloso fiorire di marzo non può avere la meglio sulla sua feroce disillusione di uomo sconfitto.
RAFFAELE CARRIERI
UN ALTRO GIORNO
Un altro giorno è passato.
Chi l'ha visto,
chi l'ha visto passare?
Il gallo di marzo
ha lo stridulo richiamo
del ragazzo scalzo
che vende stoviglie
e canta l'inverno
nel cortile del carcere.
(da Blu turco, Cavallino, Venezia, 1956)
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MANOLIS ANAGNOSTAKIS
PAESAGGIO
Decrepiti muri. Abbandono.
Indifferenti trascorrono forme remote.
Antico tempo, immateriale -
qui nulla ormai più cambierà.
Un silenzio tranquillo - non attenderti risposta.
Una qualsiasi notte di Marzo, senza ritorno,
senza gioventù, senza amore, senza superfluo entusiasmo, -
in ogni Marzo comincia una Primavera.
(Il libro segnato a pagina 16,
il programma del concerto di Domenica prossima).
(da Poesia greca contemporanea, Dall’Oglio, 1968 – Trad. di Cristino G. Sangiglio)
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LA FRASE DEL GIORNO
Marzo è un bambino in fasce che già ride.
ROCCO SCOTELLARO, È fatto giorno
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