RAFFAELE CARRIERI
QUALCUNO CHE MI SOMIGLIA
Una sera sul Quai Voltaire
Qualcuno che mi somiglia
Verrà a ricominciare
L'intesa delle ciglia.
Qualcuno che mi somiglia
Fuggiasco come me
T'ingannerà coi suoni
Rochi del fiume.
Qualcuno che mi somiglia
Ti piegherà a giunchiglia.
(da Canzoniere amoroso, 1958)
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L’estraniamento è una cifra costante nell’opera del poeta tarantino Raffaele Carrieri: fuggiasco, vagabondo lunghi anni per vari paesi senza mai accasarsi, è ben rappresentato da quel vuoto, da quell’assenza incarnata da un altro – “qualcuno che mi somiglia” - che porta a compimento quell’amore che lui, proprio per questo suo nomadismo non solo fisico, non ha saputo cogliere.
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FOTOGRAFIA © EDOUARD BOUBAT
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia sei tu, il tuo sangue, i tuoi occhi, il tuo passato e il tuo presente. Quel che è rimasto da tutto ciò che volevi essere.
RAFFAELE CARRIERI, La giornata è finita
...una "preghiera".
RispondiEliminaciaoo Vania:)
la consapevolezza di non poter dare quello che viene chiesto
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