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martedì 17 gennaio 2017

Fuggiasco come me

 

RAFFAELE CARRIERI

QUALCUNO CHE MI SOMIGLIA

Una sera sul Quai Voltaire
Qualcuno che mi somiglia
Verrà a ricominciare
L'intesa delle ciglia.
Qualcuno che mi somiglia
Fuggiasco come me
T'ingannerà coi suoni
Rochi del fiume.
Qualcuno che mi somiglia
Ti piegherà a giunchiglia.

(da Canzoniere amoroso, 1958)

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L’estraniamento è una cifra costante nell’opera del poeta tarantino Raffaele Carrieri: fuggiasco, vagabondo lunghi anni per vari paesi senza mai accasarsi, è ben rappresentato da quel vuoto, da quell’assenza incarnata da un altro – “qualcuno che mi somiglia” - che porta a compimento quell’amore che lui, proprio per questo suo nomadismo non solo fisico, non ha saputo cogliere.

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Boubat

FOTOGRAFIA © EDOUARD BOUBAT

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia sei tu, il tuo sangue, i tuoi occhi, il tuo passato e il tuo presente. Quel che è rimasto da tutto ciò che volevi essere.
RAFFAELE CARRIERI, La giornata è finita




Raffaele Carrieri (Taranto, 23 febbraio 1905 – Pietrasanta, 14 settembre 1984), scrittore e poeta italiano. A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò imbarcandosi come marinaio su bastimenti mercantili. Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a Palermo. ”La mia poesia è tutta autobiografica; ispirata a fatti realmente accaduti, a viaggi, a soggiorni in paesi stranieri” scrisse di sé.

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