CHARLES BAUDELAIRE
LA MUSICA
Spesso la musica mi porta via come fa il mare.
Sotto una volta di bruma o in un vasto etere
metto vela
verso la mia pallida stella.
Petto in avanti e polmoni gonfi
come vela
scalo la cresta dei flutti accavallati
che la notte mi nasconde;
sento vibrare in me tutte le passioni
d’un vascello che dolora,
il vento gagliardo, la tempesta e i suoi moti convulsi
sull’immenso abisso
mi cullano. Altre volte, piatta bonaccia, grande specchio
della mia disperazione!
(La musique, da I fiori del male, 1857– Traduzione di Luigi De Nardis)
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Una vela persa nel mare, in balia del vento e delle onde: spesso abbandonarsi alla musica è davvero questo, con le cuffiette di un iPod che leggono i dati numerici di un file mp3 o sdraiati al suono caldo e antico che una puntina estrae dai solchi di un vinile. È davvero efficace l’immagine scelta dal poeta simbolista francese Charles Baudelaire.
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ILLUSTRAZIONE DI ANDREAS HÖHER
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LA FRASE DEL GIORNO
La musica è l’armonia dell’anima.
ALESSANDRO BARICCO, Castelli di rabbia
Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 - 31 agosto 1867), poeta francese, considerato il padre del Simbolismo. Dopo un viaggio in Oriente, trascorse quasi tutta la vita a Parigi in un alternanza di droghe, alcool, disordini e aspirazioni ideali. La sua poesia verte sull'uomo, le sue cadute e i suoi tentativi di rialzarsi tra spleen e ideale.
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