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martedì 21 luglio 2015

Relitti di naufragi

 

MARIA LUISA SPAZIANI

GLI ANNI SI ACCAVALLANO A RICCIOLI DI SPUMA

Gli anni si accavallano a riccioli di spuma
e a intermittenti ondate nere.
Mi divide dal mare una spiaggia che cresce
nel cuore della notte e mi ributta
relitti di naufragi.

Bel museo in disordine. Gli oggetti
non sono compatibili. Fra i libri
della mia adolescenza vigoreggiano
i balocchi dei figli, ed a brandelli
sfilacciati il mio abito da sposa.

Non si riposa il mare. E mi pretende
vigile a contemplare quanto resta
sul campo di battaglia. In prospettiva
si inazzurra il passato. E benedico
i miei e altrui peccati.

(da Poesia, n. 296 – Settembre 2014)

 

Passa il tempo, irreparabile nell’accezione virgiliana del tempo, “vàssene” secondo il buon padre Dante, e tutto si trasforma in memoria – oggetti e ricordi somigliano davvero ai relitti di un naufragio, come nota la poetessa torinese Maria Luisa Spaziani, e quel naufragio è il vivere che ci sballotta tra le onde senza tregua.

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Kunstkammer

FRANS FRANCKEN IL GIOVANE, “KUNSTKAMMER”

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LA FRASE DEL GIORNO
Memoria, fiorita prigione, / dureremo vent'anni, quaranta, / a trastullarci in questi giochi d'ombre?
MARIA LUISA SPAZIANI, L’utilità della memoria




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


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