SUSANA CABUCHI
ARIE
È arrivato l’oblio.
Lo ricevo in silenzio
grata.
Ma mi curvo
come una foglia secca,
perché il vuoto
pesa.
(da Álbum familiar, 2000)
.
Non è una poesia questa della poetessa argentina Susana Cabuchi: è una coltellata data con pochissime parole. E quell’ossimoro, che sembra impossibile, che sembra illogico – il vuoto pesa – è invece quanto di più vero un essere umano può provare: il dolore dell’assenza, il buco che rimane dentro l’anima.
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JACK VETTRIANO, “MODEL IN WHITE”
.
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LA FRASE DEL GIORNO
Quanta poesia intrecciano / la tua assenza e il mio dolore!
JULIETA DOBLES
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