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venerdì 1 maggio 2015

Altre due poesie per maggio

 

I versi eleganti e leggeri dello scrittore irlandese James Joyce e quelli evocativi e vagamente bucolici del poeta parmense Attilio Bertolucci introducono il mese di maggio, sospeso tra il rigoglioso fiorire di aprile e la maturità delle messi di giugno. Un mese rosso di papaveri e di ciliegie e verde del fogliame ormai completo e dei prati fiorenti.


Papaveri

.FOTOGRAFIA © PAVEL PRONIN


JAMES JOYCE

VENTI DI MAGGIO

Venti di maggio, che danzate sul mare,
ballando un gioioso girotondo
di solco in solco mentre sulle creste
la spuma vola a farsi ghirlanda
di archi d’argento che attraversano l’aria,
avete visto il mio amore da qualche parte?
       Ahimè! Ahimè!
       Venti di maggio!
Amore è triste se il suo amore è assente.

(Winds of May, da Musica da camera, 1907)

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ATTILIO BERTOLUCCI

CONVALESCENTE

Ancora vita il tuo dolce rumore
dopo giorni bui e muti riprende.
Porta il vento di maggio l’odore
del fieno, il cielo immobile splende.
Gli occhi stanchi colpisce di lontano
il rosso papavero in mezzo al tenero grano.

(da Fuochi in novembre, 1934)

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LA FRASE DEL GIORNO
Maggio / è nell’aria ormai e il sole dura / così a lungo meravigliandoci / del suo indugio sul verde.
ATTILIO BERTOLUCCI, La lucertola di Casarola




James Augustine Aloysius Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941), scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta, è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della letteratura del XX secolo, in particolare della corrente modernista. 

Attilio Bertolucci (San Prospero Parmense, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000), poeta italiano. Le sue opere poetiche sono il risultato di una felice contaminazione tra eredità ermetica e capacità di tradurre ogni astratta eleganza in un discorso poetico naturale.


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