RICARDO MOLINA
POETA ARABO
Gli uomini che cantavano
il gelsomino e la luna
mi hanno lasciato in eredità il loro dolore,
il loro amore, il loro ardore, il loro fuoco.
La passione che consuma
le labbra come una stella,
la schiavitù di
una bellezza così fragile.
E la malinconia
di desiderare in eterno
una voluttà la cui essenza
è durare un momento.
(Poeta árabe, da Elegía de Medina Azahara, 1957)
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Si può dire dei poeti arabi quello che è dei dolci della tradizione di molti paesi mediterranei: mielosi e speziati, capaci di sorprendere per gli accostamenti, comunque piacevolissimi. Il poeta spagnolo Ricardo Molina rimarca questo suo debito nei loro confronti – la mente va naturalmente anche alla poesia araba in Spagna prima della Reconquista, e si deve considerare che Molina era nativo di Córdoba. Quella dolce malinconia, quell’appassionato desiderare quasi fine a se stesso sono anche suoi.
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IRINA SZTUKOWSKI, “JASMINE”
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LA FRASE DEL GIORNO
È forse l’amore questa malinconia, / questa inquietudine più bella di tutti i desideri?
RICARDO MOLINA
Ricardo Antonio de San Francisco de Sales Molina Tenor (Puente Genil, Córdoba, 28 dicembre 1916 - Córdoba, 23 gennaio 1968), poeta spagnolo, fu uno dei fondatori del gruppo della rivista Cántico. Fu anche uno dei massimi esperti di flamenco, con lo pseudonimo di Eugenio Solís.
Grazie tante per usare il mio dipinto acquarello per il suo articolo.Io voglio invitare tutti per visitare il mio sito web http://www.artirina.com/ .. Scuzi per il mio italiano. Io studio questa bellissima lingua solo per due anni :). Irina Sztukowski
RispondiEliminaè un vero piacere, Irina. Sono degli acquarelli davvero belli. Invito anch'io a visitare il tuo sito.
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