UMBERTO SABA
DURANTE UNA MARCIA, 3
Ed io, se a volte di sì aspra vita
soffro, che i sensi ne son tutti offesi;
credi, non è la gravezza dei pesi,
è l’inutilità della fatica.
E tu questo lo sai, mia bella amica;
sai come in breve a consolarmi appresi.
Lina cui poco detti e molto chiesi
penso, e rinnovo la querela antica.
«Saperti amante e non poterti avere,
star lontano da te quando in cor m’ardi,
aver la lingua e non poter parlare,
udir quest’acqua e non chinarsi a bere,
correre in riga quando a lenti e tardi
passi vorrei pensosamente andare».
(da Versi militari, 1908)
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Umberto Saba conosce Lina Wölfler nel 1905 – “Tu hai dato uno scopo a quelle poche settimane che mi sono fermato a Trieste” le scrive. Durante il servizio militare a Salerno nel XII Reggimento Fanteria scrive questo sonetto che è una vera e propria dichiarazione d’amore soprattutto nelle due terzine conclusive. Saba sposerà Lina il 28 febbraio 1909. Di comune accordo, i soldi per il viaggio di nozze verranno usati per stampare il suo primo volume di poesie. Un amore totale, eterno, incapace di stare separato nonostante gli alti e i bassi e le crisi della vita coniugale: Saba resisterà soltanto nove mesi alla scomparsa della moglie.
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FREDERIC LEIGHTON, “THE COUNTESS BROWNLOW”
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LA FRASE DEL GIORNO
La bocca / che prima mise / alle mie labbra il rosa dell'aurora, / ancora / in bei pensieri ne sconto il profumo.
UMBERTO SABA, Ultime cose
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