TONINO GUERRA
LA PIÓMA
A n m’arcòrd piò e’ dé
e l’òura ma a sémi sòtta Nadèl,
ò vést che caschèva una pióma
da in zoima e’ campanoil
e a so rèst a guardè pr'aria
cumè ch’a fóss me che vulèva
e pianin pianin a so arivàt ma tèra
s’una legerèzza che mai.
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LA PIUMA
Non ricordo più il giorno
e l’ora ma eravamo sotto Natale,
ho visto che cadeva una piuma
da in cima al campanile
e sono restato a guardare in alto
come se fossi io che volavo
e piano piano sono arrivato a terra
leggero come non mai.
(da Famiglia Cristiana, n. 51, 1994)
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È l’antivigilia di Natale e ormai si respira quell’atmosfera un poco magica e soffusa tipica di questi giorni, quasi sospesi. È quella poesia, quella leggerezza che trova con il suo dialetto romagnolo Tonino Guerra: quel senso spirituale che si respira con l’approssimarsi del Natale.
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FOTOGRAFIA © LOADPAPER
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LA FRASE DEL GIORNO
Difficile da dir che cosa sia: / Tale è, che anche solo / Narrarne il natalizio è già poesia.
RICCARDO BACCHELLI, La stella del mattino
Non conto i giorni allietati dalle poesie scelte, dagli arguti commenti, dalle immagini ornate.
RispondiEliminaVorrei ringraziare; Augurare a Te e a tutti i Tuoi Cari Leggerezza e Serenità in "questi giorni, quasi sospesi".
E a me?...Bè, un altro anno col Canto delle Sirene!
marco
Grazie, Marco.
RispondiEliminaÈ uno splendido augurio. Ricambio di cuore gli auguri di un lieto Natale e di un 2015 sereno e ricco di soddisfazioni
Daniele